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La forza delle donne

Donne al cubo: storie e ritratti al femminile per l’8 marzo

Billie Jean King – La rivoluzionaria del tennis

Tennista

(Long Beach, 22 novembre 1943)

Billie Jean King è ricordata nella storia del tennis non solo per la conquista di dodici titoli del Grande Slam, ma anche per aver combattuto per i diritti delle donne nello sport.

Nel 1968 Billie Jean King conquista per la terza volta consecutiva il torneo di Wimbledon e vince un premio in denaro che è meno della metà rispetto a quello assegnato agli uomini. Inizia la sua lotta per parificare i premi di uomini e donne e diventa la prima atleta donna a ricevere 100.000 dollari.

È un primo passo, ma le disuguaglianze continuano e quando vince gli US Open nel 1972, il suo compenso è 15.000 dollari in meno del campione Ilie Nastase. In seguito alla sua dichiarazione di non partecipare al torneo l’anno seguente se i premi non fossero diventati uguali, l’US Open per la prima volta nella storia, decide di riconoscere un premio equo per donne e uomini.

Nel 1973 continua la sua lotta contro il sessismo nello sport e nella società partecipando a una delle partite di tennis più seguite di tutti i tempi, la battaglia dei sessi, nella quale sconfigge il campione Bobby Riggs, numero 1 al mondo negli anni 1941, 1946 e 1947.

La sua vittoria rivoluzionerà per sempre lo sport femminile e darà un impulso decisivo alla parità di genere in tutti i campi. “Le donne mi ringraziano ancora oggi per aver aumentato la loro autostima. Molte trovarono il coraggio di chiedere quello che non avevano mai chiesto prima. Nel '73 una donna negli States non poteva neppure avere una carta di credito senza la firma del marito o del padre.”

 

Maud Stevens Wagner – La prima donna tatuatrice

Acrobata, contorsionista e tatuatrice

(1877 – Lawton, 30 gennaio 1961)

Acrobata e contorsionista si esibisce in numerosi circhi itineranti. Alla fine dell’ottocento, durante uno dei suoi viaggi conosce l’uomo che sarebbe diventato suo marito, Gus Wagner, un artista tatuatore che ha il corpo completamente ricoperto di tatuaggi. Quando lui le chiede un appuntamento, lei accetta solo a un patto: dovrà darle lezioni di tatuaggi.

Inizia a studiare l’arte del tatuaggio e impara a disegnare tatuaggi tradizionali a mano, nonostante fossero già diffuse le macchinette. Maud Wagner diventa la prima tatuatrice donna conosciuta negli Stati Uniti e il suo corpo è una tela bianca che solo il marito può decorare. Ben presto la sua pelle si ricopre di scimmie, farfalle, serpenti, donne, cavalli e leoni disegnati. Anche la figlia Lovetta si avvicina all’arte del tattoo e in breve tempo diviene una delle più brave e richieste tatuatrici del Paese, nonostante la decisione di non tatuare mai il suo corpo.

Dopo la morte di Gus, Maud e la figlia continuano a lavorare e a viaggiare, portando in giro per l’America un messaggio di emancipazione femminile straordinario.

“Ho lasciato che la mia pelle diventasse una tela, un intricato collage di fiori, leoni, farfalle, scimmie. E io, a mia volta, ho sentito il desiderio di imparare a tatuare per saper lasciare sugli altri tracce visibili della loro esistenza.”

 

Laura Bassi – La prima accademica

Fisica e accademica

(Bologna, 29 ottobre 1711 – Bologna, 20 febbraio 1778)

Laura Bassi, fisica e accademica italiana, è nota per essere stata una delle prime donne al mondo a ottenere una cattedra universitaria e una delle prime donne laureate d’Europa.

Portata in moltissime materie (biologia, matematica, logica, filosofia, latino, greco e francese), nel 1732 discute all’università bolognese due tesi, viene accolta all’Accademia delle scienze e ottiene una cattedra onoraria di filosofia che le consente però di insegnare solo in rare occasioni. Si dedica allo studio della fisica e della matematica e con il marito medico organizza in casa un laboratorio di fisica e un salotto culturale. Qui inizia a insegnare agli universitari, aggirando il divieto di insegnamento per le donne.

Ogni anno Bassi tiene conferenze sugli argomenti più svariati e grazie alla sua autorevolezza scientifica, nel 1776, le venne assegnato il posto di professore di fisica sperimentale nell’Istituto delle scienze dell’Università di Bologna. Nonostante i limiti posti al suo insegnamento dal comune pensiero dell’epoca, Laura Bassi riesce a costruirsi una importante carriera accademica che la rende famosa in tutta Europa. Le sue ricerche nel campo della fisica newtoniana e le sue sperimentazioni nel campo della dinamica dei fluidi, dell’ottica e dell’elettricità, sono così all’avanguardia che la sua casa diviene un centro culturale scientifico di riferimento per importanti scienziati e studiosi italiani e stranieri come Alessandro Volta a Voltaire. “Sono diventata una scienziata. Ho dovuto lottare tenacemente per poter studiare Fisica ma alla fine ho ottenuto un riconoscimento accademico importante e per trent’anni ho insegnato a studenti di tutta Europa. Non era mai successo a nessuna donna prima di me.”

 

Florence Nightingale – La signora della lanterna

Infermiera

(Firenze, 12 maggio 1820 – Londra, 13 agosto 1910)

Icona femminista e infermiera illuminata è oggi considerata la fondatrice delle scienze infermieristiche moderne. Nel corso della sua vita studia, decide di non sposarsi, viaggia in tutta Europa, scrive centinaia di saggi e trasforma radicalmente il lavoro infermieristico, attraverso un approccio scientifico basato sui dati, abbattendo le percentuali di morti tra i ricoverati della guerra di Crimea e fondando una scuola per infermieri che esiste tuttora.

Quando nel 1854 Florence Nightingale arriva nell’ospedale da campo di Scutari, trova condizioni igieniche e organizzative disastrose, si mette al lavoro per ripulire e riorganizzare l’ospedale, razionando le poche risorse a disposizione e vegliando personalmente su ogni singolo paziente giorno e notte (da cui il soprannome la ragazza con la lampada). Sulla sua esperienza in Crimea, Nightingale scrive un rapporto di più di 800 pagine incentrato sull’importanza delle condizioni di vita dei pazienti ricoverati, che porterà all’istituzione di una Commissione reale per la salute dell’esercito.

Rientrata a Londra lavora nella Commissione, dimostra di essere all’altezza dei migliori statistici d’Inghilterra, riuscendo a rappresentare e comunicare i dati che aveva raccolto. Inventa un tipo di grafico grazie al quale riesce a comunicare in modo accessibile la correlazione tra gli interventi sanitari e il tasso di mortalità negli ospedali da campo.

Nel 1883 Nightingale riceve l’Ordine della Croce Rossa Reale, per meriti eccezionali di assistenza infermieristica militare; nel 1904 l’Ordine di San Giovanni e nel 1907 è la prima donna in Regno Unito a ricevere l’Ordine al merito.

“Attribuisco il mio successo a questo: non ho mai accampato né accettato scuse.”

 

Franca Viola – No al matrimonio riparatore

Attivista

(Alcamo, 9 gennaio 1947)

Franca Viola, la prima donna italiana a rifiutare il “matrimonio riparatore”, è considerata un esempio di emancipazione femminile per essersi opposta a una pratica barbara e lesiva della libertà e della dignità umana.

Per capire l’importanza della scelta di Viola bisogna ricordare che fino al 1996 nel codice penale italiano c’era un articolo che considerava il reato di stupro un delitto contro la moralità pubblica e il buon costume e non contro la persona. E fino al 1981 l’articolo 544 prevedeva l’estinzione nel reato qualora lo stupratore sposasse la vittima dello stupro.

Quando nel 1965 Filippo Melodia rapisce Franca Viola, la tiene segregata per otto giorni e la violenta ripetutamente è convinto di poter ricorrere al matrimonio riparatore per evitare la prigione. Del resto all’epoca era una pratica normale e diffusa. Quello che non sa è che Franca e la famiglia rifiuteranno il matrimonio facendolo processare per stupro. Il processo diventa un caso nazionale e, nonostante la condanna a Filippo Melodia non sia esemplare, mette in moto un movimento d’opinione che porta il legislatore a non considerare più un attenuante il matrimonio riparatore.

Sull’esempio di Franca molte ragazze rifiuteranno le nozze riparatrici, ma bisognerà aspettare ancora 16 anni perché il matrimonio riparatore venga cancellato, insieme al delitto d’onore, dalla legge 442 del 5 agosto 1981, arrivata alla fine di un lungo percorso di cui fanno parte il referendum sul divorzio, la riforma del diritto di famiglia e il referendum sull’aborto. E si dovrà attendere addirittura il 1996 perché lo stupro venga considerato non più un reato contro la morale, ma un reato contro la persona.

“Io non sono proprietà di nessuno, nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto, l’onore lo perde chi le fa certe cose, non chi le subisce.”

 

Lea Garofalo – Testimone di giustizia

Vittima della ’Ndrangheta

(Petilia Policastro, 24 aprile 1974 – Monza, 24 novembre 2009)

Lea Garofalo ha pagato con la vita la sua scelta di diventare una collaboratrice di giustizia. È stata rapita, torturata e il suo cadavere è stato sciolto nell’acido.

Originaria di Petilia Policastro (KR), diventa collaboratrice di giustizia nel 2002, quando decide di testimoniare sulle faide interne tra la sua famiglia e un’altra rivale. Già a maggio 2008 l’ex compagno Carlo Cosco cerca di farla rapire a Campobasso, ma l’agguato fallisce. A novembre 2009, con il pretesto di mantenere i rapporti con la figlia Denise, legatissima alla madre, Cosco attira Lea a Milano. Ma al treno che avrebbe dovuto riaccompagnarla al Sud Lea non arriverà mai. Quattro giorni prima del rapimento, Cosco predispone un piano contattando i complici e preparando il furgone con a bordo 50 litri di acido, la pistola per ammazzarla, il magazzino dove interrogarla e l’appezzamento dove far sparire il suo corpo e simulare la scomparsa volontaria.

Grazie alla testimonianza della figlia Denise nel 2014 gli assassini di Lea Garofalo verranno condannati in via definitiva. “Di me si parlerà solo quando non ci sarò più.”

 

8 marzo - 2022  - Eventi a Fiorano Modenese 

 

Da sabato 5 marzo a domenica 13 marzo

Casa delle arti Vittorio Guastalla

Mostra “DONNE”

A cura dell’Associazione Arte e Cultura

Inaugurazione sabato 5 marzo ore 16

Apertura mostra sabato e domenica ore 16-18

 

Martedì 8 marzo

ore 21.00 - Cinema Teatro Astoria

spettacolo teatrale a ingresso gratuito

Diaghilev

LENÒR

di Enza Piccolo, Nunzia Antonino e Carlo Bruni

dedicato a Eleonora de Fonseca Pimentel

con Nunzia Antonino

Regia Carlo Bruni

 

Mercoledì 9 marzo

ore 21.00 - Cinema Teatro Astoria

proiezione gratuita

La persona peggiore del mondo

di Joachim Trier - Norvegia 2021

Premiato al Festival di Cannes

 

Programma degli eventi nel distretto ceramico

Data di pubblicazione: 22 febbraio 2022

Avvisi recenti
21.09.2023

Convocazione Consiglio Comunale

Giovedì 28 settembre, ore 19.00, presso Casa Corsini

20.09.2023

Il ponte di via Ghiarella riapre i battenti

Inaugurazione aperta al pubblico sabato 23 settembre alle 15.00

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A Fiorano Modenese è in arrivo il CineSwing Festival!

Sabato 30 settembre un evento unico dedicato agli amanti del ballo swing

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Successo per gli eventi della stagione estiva fioranese

Molto apprezzate dal pubblico le tante iniziative in piazza e le rassegne di musica e cinema nella corte del Castello di Spezzano, spesso con il “tutto esaurito”

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Durante l’estate sono stati diversi gli interventi per la sicurezza e per renderle più gradevoli e vivibili

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