Nel 2015 è stato avviato il  progetto ‘Fiorano asbestos free’ che ha consentito e consentirà di erogare contributi, attraverso un apposito bando, finalizzati alla bonifica, alla rimozione e allo smaltimento delle coperture in cemento amianto negli edifici di privati cittadini, prevedendo anche di raddoppiare il contributo nel caso si installino impianti per fonti energetiche rinnovabili.

Il primo traguardo ottenuto è stato, nel 2016, la mappatura e il censimento delle coperture in materiali presente nel comune, ottenuta attraverso l’uso di droni e immagini satellitari. Sono state accertati 858.620 mq di coperture in amianto, nella stragrande maggioranza su unità produttive e aziendali; 39.169 sono però in strutture private. Nel corso del triennio che interessa il 2018, il 2019 e il 2020, si sono avuti risultati molto significativi, con la bonifica di 266.417 mq di amianto. Il protocollo che il Comune di Fiorano Modenese ha siglato con AUSL Modena ha portato buoni frutti, tanto che i 411 siti di amianto presenti nel 2018 nella cosiddetta “zona artigianale”, nel 2020 erano diminuiti di ben 189 unità. Di questi materiali pericolosi più di 266 mila mq sono stati bonificati al 2020 e già 1500 tonnellate smaltite nel 2021

Per quanto riguarda le imprese sono stati inviati una lettera ed un successivo sollecito, coinvolgendo le associazioni di categoria per un’opera di sensibilizzazione e l’azienda Usl, in quanto ha maggiori strumenti di controllo, per ricordare gli obblighi normativi sulla verifica dello stato di conservazione, la bonifica delle coperture in amianto e i periodici controlli.

In particolare nel sollecito si chiede alle ditte che ancora non vi abbiano provveduto, a trasmettere adeguati riscontri  scritti, in merito alla valutazione dello stato di conservazione delle coperture contenenti amianto e la conferma della messa in atto di un programma di controllo e manutenzione al fine di ridurre al minimo l'esposizione degli occupanti.

Tale programma implica di mantenere in buone condizioni i materiali contenenti amianto, prevenire il rilascio e la dispersione secondaria di fibre, intervenire correttamente quando si verifichi un rilascio, verificare periodicamente le condizioni dei materiali contenenti amianto, designando un responsabile con compiti di controllo e coordinamento di tutte le attività manutentive che possono interessare i materiali di amianto.

Il progetto è proseguito con il coinvolgimento delle associazioni di categoria, comunicazioni con le aziende sulle corrette modalità di conservazione e smaltimento, la concessione di contributi per lo smaltimento di coperture in Mca su residenze private.

Nel 2021 è stato rinnovato il protocollo triennale di intesa con AUSL e stanno proseguendo i controlli presso le aziende.

Il Piano Regionale in materia di amianto privilegia la collaborazione tra diverse realtà, in particolare tra enti locali e sanità, al fine di giungere nel più breve tempo possibile all’azzeramento della presenza di questo materiale sul territorio. A ciò si aggiunge il vigente divieto di commercio di cemento-amianto, altro strumento utile a debellare definitivamente l’annosa questione.

I sopralluoghi verranno effettuati con i criteri di pericolosità già adottati in precedenza, quindi si darà priorità: 1. ai siti posti nelle vicinanze di utenze sensibili, come scuole o aree residenziali; 2. all’estensione della determinata superficie con amianto (partendo da aree superiori ai 500mq); 3) ai siti industriali dismessi, oltreché alle segnalazioni giunte nel corso del tempo da parte dei cittadini.